L’Arkansas e l’Illinois sono zone che vengono interessate da eventi climatici estremi, ma molti si stanno chiedendo che ruolo possa avere avuto il cambiamento climatico sulla formazione dei tornado che nella notte tra il 10 e l’11 hanno devastato l’Arkansas e l’Illinois.
Il disastro di vite umane oltreché di danni materiali conseguente alla scia di tornado che ha lacerato le comunità dell’Arkansas e dell’Illinois nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2021, è stato così insolito nella sua durata e forza che molte persone – compreso il presidente degli Stati Uniti – si stanno chiedendo quale ruolo possa aver giocato il cambiamento climatico, e se i tornado diventeranno più comuni in un mondo che si riscalda.
Si possono studiare le cause che favoriscono la formazione di tornado in modo tale da capire il perché queste cause stiano aumentando e perché al giorno d’oggi si parli sempre più spesso del cambiamento del clima e dei suoi effetti nefasti.
Per studiare come l’aumento delle temperature globali influenzerà il clima in futuro, gli scienziati usano sofisticate tecnologie e proiezioni che caratterizzano l’intero globo terrestre. Questi modelli risolvono milioni di equazioni su scala globale. Ogni calcolo si somma, richiedendo molta più potenza di calcolo di quanto un computer e riesce a fornire delle previsioni molto dettagliate dei momenti in cui potrebbero verificarsi fenomeni catastrofici di questo genere.
Pensate alla previsione dei tornado come alla funzione di zoom di una macchina fotografica che guarda una montagna lontana: potete vedere la foresta, ma i singoli alberi sono più difficili da distinguere.
Senza il terzo fattore che conclude questa combinazione di cause, non tutti gli scenari evolvono in tornado, restando comunque molto probabile la formazione di forti tempeste.
Usando questi ingredienti per caratterizzare la probabilità che si formino forti tempeste e tornado, i modelli climatici possono dirci qualcosa sul rischio effettivo che si verifichino questi fenomeni e sul cambiamento nel verificarsi degli stessi.
Come ben sappiamo la ragione principale che permette il verificarsi di fenomeni catastrofici come i tornado risiede nel riscaldamento delle temperature accompagnato dall’aumento dell’umidità nell’atmosfera che aumenta di conseguenza il potenziale di forti correnti ascensionali.
L’aumento delle temperature globali sta guidando cambiamenti climatici significativi anche nel nostro Paese per le stagioni che tradizionalmente consideriamo come quelle che producono raramente maltempo.
Uno dei motivi più determinanti dell’aumento di temperatura è senza ombra di dubbio l’emissione di CO2 nell’ambiente che purtroppo caratterizza ancora gran parte delle attività produttive che si svolgono sul nostro pianeta, anche se molti settori si stanno muovendo verso la sostenibilità e il netzero. Aumenti più forti di aria calda e umida in autunno, inverno e inizio primavera significano che ci saranno più giorni con ambienti favorevoli a forti temporali – e quando queste tempeste si verificano, hanno il potenziale per una maggiore intensità.
Diverse simulazioni hanno esplorato cosa accadrebbe se un focolaio di tornado o una tempesta che produce tornado si verificasse a diversi livelli di riscaldamento globale. Le proiezioni suggeriscono che tempeste più forti e in grado di produrre tornado potrebbero essere più probabili con l’aumento delle temperature globali, anche se rafforzate meno di quanto ci si potrebbe aspettare dall’aumento dell’energia disponibile.
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