Novità sulla sostenibilità: cosa cambia per le imprese nel 2025? 

Approfondimenti

Il 2025 sta portando diversi cambiamenti per le aziende europee in tema di sostenibilità.
Ecco una panoramica delle novità più importanti, ordinate in base alla data di avvio per aiutarti a tenere tutto sotto controllo. 

  1. Regolamento UE sulla Deforestazione (EUDR)
    Dal 30 dicembre 2024, stop alla vendita in UE di prodotti legati alla deforestazione, come soia, olio di palma, caffè, cacao, legno e derivati. Le aziende dovranno tracciare l’origine delle materie prime per garantire che non provengano da aree deforestate.
  2. Obbligo di Rendicontazione di Sostenibilità (CSRD)
    La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è la nuova direttiva europea che regola la rendicontazione di sostenibilità delle imprese.
    Sostituisce la precedente NFRD e amplia chi deve rendicontare e cosa deve essere comunicato. 

Obiettivo principale:

  • Migliorare la trasparenza sulle performance ambientali, sociali e di governance (ESG) delle aziende.
  • Fornire a investitori, consumatori e cittadini informazioni affidabili, comparabili e standardizzate. 

Ecco un breve riassunto dei criteri di applicazione della CSRD:

Periodo di riferimento Aziende coinvolte Prima pubblicazione obbligatoria
2024 (bilancio 2024) Grandi imprese già soggette alla NFRD (enti di interesse pubblico >500 dipendenti) 2025
2025 (bilancio 2025) Grandi imprese non ancora soggette, che soddisfano almeno 2 su 3 criteri:
– >250 dipendenti
– >€40 mln fatturato
– >€20 mln totale attivo
2026
2026 (bilancio 2026) PMI quotate, piccole banche e assicurazioni (escluse micro-imprese) 2027 (con possibilità di opt-out fino al 2028)
2028 (bilancio 2028) Imprese extra-UE con filiali o succursali in UE che:
– generano un fatturato netto >€150 mln in UE
– e hanno almeno una filiale significativa (>€40 mln di fatturato)
2029

 

  1. Standard VSME per le PMI non quotate
    Dal 17 dicembre 2024, entrano in gioco gli standard ESG semplificati per le PMI. Non sono obbligatori, ma adottarli può dare una marcia in più in termini di trasparenza e competitività e
    soprattutto rispondere alle richieste della filiera che risponde agli obblighi precedenti.

  2. Direttiva sulla Due Diligence per la Sostenibilità delle Imprese (CSDDD)
    Entro il 2025, le grandi aziende (oltre 500 dipendenti e 150 milioni di euro di fatturato) dovranno monitorare e ridurre gli impatti ambientali e sociali lungo tutta la catena di fornitura.

  3. Tassonomia UE per le Attività Sostenibili (EU Taxonomy)
    Nel 2025 si estende anche la tassonomia UE, includendo settori ad alta intensità di carbonio come trasporti marittimi e aerei, edilizia e costruzioni. Le aziende dovranno dimostrare quanto sono “green” le loro attività.

  4. Rentri – Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI)
    Nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti e prevede la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti.A decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025 devono iscriversi:

    • Imprese/enti produttori di rifiuti pericolosi (tra 11 e 50 dipendenti) 
    • Imprese/enti produttori di rifiuti non pericolosi da attività industriali e artigianali (tra 11 e 50 dipendenti) 
  1. Normative sul Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM)
    Dal 2025, chi importa materiali ad alta intensità di carbonio in UE (come acciaio, cemento, fertilizzanti) dovrà acquistare certificati CBAM per compensare le emissioni di CO₂.

  2. Regolamento sul Greenwashing (Green Claims Directive)
    Nel 2025 arriverà anche la direttiva contro il greenwashing. Se promuovi i tuoi prodotti come “eco-friendly” o “sostenibili”, dovrai avere prove scientifiche per dimostrarlo e farti verificare da enti indipendenti.

  3. Regolamento UE sul Packaging e Rifiuti da Imballaggio (PPWR)
    Il PPWR, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 gennaio 2025, stabilisce prescrizioni per l’intero ciclo di vita degli imballaggi e include importanti misure ed obiettivi di riduzione dei rifiuti di imballaggio, il miglioramento della riciclabilità e del contenuto di riciclato, l’eliminazione graduale delle sostanze pericolose e nocive nonché la promozione dei sistemi di riutilizzo degli imballaggi.

  4. Direttiva Ecodesign e Passaporto Digitale di Prodotto
    Dal 19 aprile 2025, arriva il Passaporto Digitale di Prodotto: un documento che racconta tutto sull’impatto ambientale dei prodotti, per promuovere il design sostenibile e l’economia circolare.

  5. Direttiva RED III (Renewable Energy Directive III)
    Entro il 21 maggio 2025, l’Italia recepirà questa direttiva UE che punta ad avere almeno il 42,5% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Le aziende dovranno fare la loro parte, aumentando l’uso di energie pulite.

  6. Direttiva DEE (Efficienza Energetica)
    Da recepire entro l’11 ottobre 2025, questa direttiva spinge le aziende a fare diagnosi energetiche e adottare sistemi di gestione dell’energia certificati, tipo ISO 50001, per ridurre i consumi.
     

Preparati al Futuro!
Con tutte queste novità in arrivo, è il momento giusto per rivedere le tue strategie aziendali e adottare pratiche più sostenibili. Prepara la tua azienda a queste nuove sfide.