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I fondi del Green New Deal europeo e del PNRR

Organizzato da Re-Solution Hub SBr.l. ed FDL e moderato da Agenzia Brand, il webinar è stato un’occasione di confronto per discutere di società benefit, sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa, oltre che per delineare possibili scenari per il futuro.

Sono intervenuti Marco Ceruti, Co-Founder di Re-Solution Hub – società innovativa di consulenza aziendale con focus sulle Società Benefit – e Mario Cozza, avvocato partner dello Studio esperto di diritto e contenzioso civile e societario.

Bisogna ragionare per anticipare il cambiamento

“Bisogna ragionare per anticipare il cambiamento” ha dichiarato Marco Ceruti, che, anche attraverso esempi immediati ed efficaci, ha ripercorso l’evoluzione della comunicazione ambientale e green degli ultimi anni, sottolineando l’importanza dello strumento della Società Benefit e facendo cenno anche alla legislazione e al momento favorevole per una transizione ecologica e a un’auspicabile riconversione delle imprese. Un nuovo rinascimento dopo il medioevo del covid, a detta di Ceruti. Una nuova era in cui i fondi del green new deal europeo e del PNRR, come specificato anche dall’Avv. Cozza saranno di strategica importanza per ridefinire e meglio strutturare questo cambiamento.

Tra le domande poste dagli spettatori, una ha riguardato le peculiarità del divenire benefit, chiedendo nello specifico come ciò avvantaggi le piccole-medie imprese italiane. Il vantaggio, secondo i relatori e le tantissime imprese che hanno scelto di diventare benefit, è economico in senso non solo di profitto, ma anche di prosperità: un vantaggio per l’ambiente e la società oltre che per l’imprenditore, il quale acquisisce maggiore importanza in termini di reputazione e posizionamento all’interno della sua filiera di riferimento.

Bisogna sfruttare le possibilità offerte dall’Europa e dal nostro Paese

Bisogna sfruttare le possibilità offerte dall’Europa e dal nostro Paese che anticipa non rincorre il cambiamento, stando attenti alle tecniche di “green washing” e di “fake green”. Sono queste le proposte e gli auspici di Marco Ceruti e di Mario Cozza, secondo cui, però, le politiche e la rivoluzione digitale, da sole, non bastano: è necessario fare leva sulla cultura per creare degli imprenditori in grado di gestire società benefit.

Per innescare una rivoluzione ecologica, che sappia sfruttare gli strumenti europei ed italiani, c’è forse bisogno di partire da qualcuno capace di dare un esempio virtuoso. Per il Dott. Ceruti quel qualcuno è da ricercare negli imprenditori stessi che possono fare tanto in ottica di prosperity sociale e ambientale.