RED III: La Direttiva che cambierà il futuro dell’energia rinnovabile

Avrai sicuramente sentito parlare della direttiva (UE) 2023/2413, più conosciuta come RED III (Renewable Energy Directive), in vigore dal 20 novembre 2023 e recentemente oggetto di discussione degli organi del governo italiano per il suo recepimento.

Al di là delle speculazioni su come e quando verrà applicata, nell’articolo cerchiamo di dare una visione d’insieme della normativa, per fornire gli strumenti utili a valutare la situazione e comprendere la direzione scelta dal decisore nazionale.

Gli obiettivi della Direttiva

Come sappiamo bene, le direttive europee sono strumenti che si pongono la finalità di tracciare un percorso unitario per gli Stati Membri. Questo percorso spesso è guidato da obiettivi, sia fissati come meta sia come checkpoint utilizzati per mantenere la rotta.

Per questo motivo ci sembra particolarmente utile osservare gli obiettivi della RED III per darne una visione sintetica e per quanto possibile completa.

Tenendo conto dell’intento finale dell’Unione Europea, ossia la neutralità carbonica entro il 2050, gli obiettivi della normativa, che a prima vista possono sembrare ambiziosi, si integrano in un contesto preciso di azioni ad alto impatto per generare la spinta necessaria a raggiungere la meta nei tempi stabiliti.

Di seguito proviamo a riassumere i 5 obiettivi più rilevanti della direttiva:

AUMENTO DELLA QUOTA DI RINNOVABILE

L’obiettivo dell’Unione è fissato al 42,5% del consumo di energia finale, il target ideale è del 45%. Ogni Stato Membro dovrà partecipare all’obiettivo instaurando internamente degli obiettivi adeguati nei diversi settori industriali.

FACILITAZIONE ALLA COMPRAVENDITA DI ENERGIE RINNOVABILI

La volontà è quella di incentivare gli Stati a istituire quadri normativi che includano misure di sostegno e strumenti per facilitare la diffusione dell’energia da fonti rinnovabili.

Viene inoltre stabilito che entro il 31 dicembre 2025 deve essere istituito da ciascuno un quadro di cooperazione su progetti comuni con almeno un altro Stato membro per la produzione di energia da FER.

PROMOZIONE DELL’ENERGIA RINNOVABILE NELL’EDILIZIA

Gli Stati dovranno determinare una quota indicativa di energia rinnovabile prodotta all’interno dell’edificio o nelle sue vicinanze, oltre a una quota proveniente dalla rete. Entrambe dovranno essere coerenti con l’obiettivo dell’Unione nel settore dell’edilizia, che ambisce a una quota di rinnovabili del 49% nel consumo finale di energia.

Per conseguire questa quota, la direttiva propone l’utilizzo di strumenti già conosciuti dal mercato come: le etichette energetiche (regolamento (UE) 2017/1369), gli APE e tutte le altre soluzioni che possano favorire la diffusione di tecnologie basate sulle rinnovabili ad alta efficienza.

IMPLEMENTAZIONE DELLE ZONE DI ACCELERAZIONE

L’Unione Europea ha posto il 21 maggio come scadenza per la mappatura di aree idonee alla diffusione delle energie rinnovabili. Tra queste aree vengono designate le cosiddette zone di accelerazione, in cui le procedure di rilascio delle autorizzazioni per costruire, revisionare la potenza e gestire gli impianti di produzione di energia rinnovabile sono semplificate e notevolmente accelerate nei tempi.

Le zone di accelerazione in sé richiederebbero un lungo approfondimento sui requisiti di applicazione e le tecnologie idonee, ma per ora è utile sapere che in Italia il GSE ha pubblicato la mappatura sia per le aree idonee che per le conseguenti zone di accelerazione.

TUTELE NELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSA

La produzione di biocombustibili è al momento un tema controverso e in discussione, dagli impatti sulla biodiversità e il clima agli effetti distorsivi legati ai fenomeni di “doppio conteggio”. Per questo viene richiesto agli Stati di garantire il principio di utilizzo a cascata della biomassa e tenendo conto della gerarchia dei rifiuti.

 

Spunti e riflessioni

Sebbene la situazione in Italia circa il recepimento della direttiva RED III sia ancora incerta, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) è lo strumento principale attraverso cui la direttiva verrà implementata.

Può essere quindi utile pensare al PNIEC, aggiornato a giugno 2024, come la fonte di informazioni più affidabile su cui basare i propri ragionamenti circa la direzione nazionale in materia di politica sulle energie rinnovabili.

In particolare, vorremmo porre l’attenzione dell’interessato alla costituzione delle zone di accelerazione e alla loro recente pubblicazione, come leva strategica.

Ad oggi il tema FER ha un incredibile valore, sia per il benessere della società (e del pianeta) che per quello dell’economia, soprattutto viste le recenti crisi energetiche; tuttavia, la complessità e l’ampiezza del tema non lo rendono di facile interpretazione.

Proprio per questo motivo vogliamo confrontarci e discutere con chi si interessa o si approccia per la prima volta al tema.

Contattaci e parliamone insieme. Potremmo costruire insieme nuove prospettive!

GLOSSARIO (in ordine di comparsa)

Doppio conteggio: nel contesto della normativa RED III, il doppio conteggio è riferito al fenomeno secondo cui nel produrre combustibili rinnovabili utilizzando energia rinnovabile, questa verrebbe contata due volte ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Paese. Questo deve essere evitato, armonizzando le norme di contabilizzazione per questo tipo di combustibili, facendo sì che siano conteggiati solo nel settore in cui sono stati consumati.

Uso a cascata della biomassa: anche chiamato “cascading” in inglese, è il principio secondo cui per sfruttare al meglio le risorse biologiche è necessario privilegiare gli usi a maggior valore aggiunto e solo successivamente gli usi energetici. Questo comprende anche dare priorità al riutilizzo e al recupero dei rifiuti prima della loro combustione per generare energia.

Gerarchia dei rifiuti: tema strettamente connesso al “cascading”, è il principio che stabilisce l’ordine di priorità nella gestione dei rifiuti tale da minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare il valore delle risorse. L’ordine previsto è il seguente: 1. prevenzione, 2. preparazione per il riutilizzo, 3. riciclaggio, 4. recupero di energia, 5. smaltimento.

FER: Fonti di Energia Rinnovabile

APE: L’Attestato di Prestazione Energetica è un documento che riporta le caratteristiche energetiche di un edificio. In particolare, permette di valutare il livello di efficienza energetica e diventa obbligatorio in diversi casi come la compravendita dell’immobile o lavori di ristrutturazione.

PNIEC: è il piano predisposto ai sensi del Regolamento (UE) 2018/1999, di cui la RED III è una modifica. Il piano identifica cinque dimensioni entro cui individuare gli obiettivi da raggiungere entro il 2030:

  1. Decarbonizzazione
  2. Efficienza energetica
  3. Sicurezza energetica
  4. Mercato interno dell’energia
  5. Ricerca, innovazione e competitività